Una dolcezza della tradizione sarda: seadas ricetta originale

Una dolcezza della tradizione sarda: seadas ricetta originale

 

Se siete amanti dei dolci tradizionali della Sardegna, sicuramente conoscete già le seadas (anche chiamate sebadas, seattas, sevadas), realizzate con una deliziosa pasta ripiena di formaggio e irrorata di miele. Oggi vi parleremo proprio di loro, delle seadas, seadas ricetta della nonna per intenderci; vi illustreremo passo passo una ricetta antica per prepararle, che potrà deliziare grandi e piccoli. Iniziamo a rispondere alle domande più comuni legate a questo dolce, caratterizzato dalla forma circolare, in cui all’interno troviamo formaggio pecorino trattato con arancia grattugiata o la buccia del limone, per offrire un gusto ancora più speciale e inconfondibile. Adesso è un dessert che si può trovare in qualsiasi stagione, a differenza del passato in cui veniva preparato in occorrenza delle festività pasquali, ed è presente nella PAT (ovvero la lista dei prodotti agroalimentari tipici); un dolce che ha oltrepassato i confini della regione per la sua particolarità e bontà.

Che significa seadas?

Il nome “seadas” ha una storia controversa. Sembra che derivi dalla parola latina sebum, oppure dalla parola “sebu” o “seu” che in sardo identifica il grasso animale, che era utilizzato nelle prime ricette. Il termine poi sarebbe da collegarsi all’effetto lucido che ha questo dolce, una volta pronto per essere consumato, dopo essere stato quindi ricoperto di miele rigorosamente sardo. Una lucidità “untuosa” che ricorderebbe in ogni caso il grasso.

Chi ha inventato la seadas?

Le seadas hanno una origine molto antica, se si pensa che nel Satyricon di Petronio, è descritto un cibo che il ricco Trimalcione fa servire dopo un funerale, fatto di formaggio unito alla farina, e condito di miele.

In Sardegna questo dolce è nato come piatto povero, diffuso nelle zone dell’isola dove si viveva maggiormente di pastorizia, come nella Barbagia o Logudoro.

A quei tempi, non era considerato un vero e proprio dolce, ma un piatto energetico e unico, che le mogli preparavano per i pastori al loro ritorno dalla transumanza.

Che olio usare per le seadas?

Le sebadas o seadas vanno fritte, meglio se con olio di oliva, o olio di semi di arachidi, molto caldo e abbondante. Eventualmente, si può anche usare lo strutto. La cottura in olio già caldo risulterà particolarmente breve, basterà cuocerle circa un minuto per lato, per averle pronte quindi in meno di due minuti.

Generalmente il miele che viene utilizzato per cospargere le seadas è il miele di corbezzolo, oppure quello millefiori.

Quello di corbezzolo è più indicato, perché è caratterizzato da un sapore pungente e non troppo dolce, che si adatta perfettamente all’impasto del dolce.

Che olio usare per le seadas

Come si fa la pasta per seadas?

Gli ingredienti che non possono mancare per preparare delle perfette seadas sono il ripieno e la pasta che lo avvolge.

La pasta per seadas è chiamata pasta violata o violada.

Viene realizzata con strutto (nelle seadas ricetta senza strutto troviamo l’olio d’oliva) e semola di grano duro.

La caratteristica di questa pasta è che non utilizza, se non in parte, la farina 00, ma appunto semola di grano duro.

La semola permette al dolce di avere una consistenza maggiore, più spessa, nonché un colore dai riflessi dorati e un profumo molto buono.

A chi ci chiede quindi che farina ci vuole per fare le seadas, rispondiamo che è meglio usare la semola, anche per rispettare maggiormente la ricetta della seadas sarda.

Importante sottolineare che per preparare una pasta violada eccellente, questa va lavorata a lungo per ottenere un impasto che sia elastico e liscio, senza grumi.

Invece, quale formaggio per seadas va utilizzato?

Generalmente viene impiegato il pecorino sardo, opportunamente trattato.

Infatti deve essere lasciato all’aperto due o tre giorni per inacidirsi adeguatamente, in modo che diventi filante quando si cuoce.

Seadas produzione artigianale

Seadas ricetta originale

Vi illustriamo adesso la nostra seadas ricetta sarda, per deliziare il palato di adulti e bambini.

Ingredienti seadas

700 g di farina di semola di grano sardo

90 g di strutto

2 uova

350 ml di acqua

Ripieno 700 g di pecorino

90 ml di acqua scorza di un limone o di una arancia grattugiata

Per prima cosa, unite la farina di semola all’acqua e alle uova, e appena avrete un composto amalgamato unite lo strutto. Preparate quindi l’impasto, stendendolo e manipolandolo fino ad avere un forma senza addensamenti ma liscia. Quindi, avvolgete la forma in una pellicola trasparente, e fatela riposare per circa un’oretta.

Come condire le seadas?

Ecco come condire le seadas, ovvero con un ripieno che ha alla base il pecorino. Dovete unire il pecorino grattugiato dentro l’acqua messa a bollire, girando con un mestolo fino a quando avrete la consistenza di una crema.

Unite quindi la scorza di limone o arancia per aromatizzare il composto.

La crema deve essere quindi stesa con una spatola su carta da forno, così da avere uno spessore di circa 4-5 mm. Da questa, con un coppapasta, potrete ricavare dei dischi di circa 10 cm di diametro.

Stendete quindi la pasta, in modo da avere uno spessore di circa 4 mm. Quindi, prendete i dischi di pecorino e poneteli su metà della pasta, per poi piegare la pasta restante su di essi.

I due lati della pasta dovranno aderire bene, quindi utilizzate un coppapasta di 11 cm per ottenere le saedas da friggere.

 Ponete le saedas in una padella con olio bollente, friggete un minuto per lato. A questo punto saranno della giusta consistenza, pronte per essere avvolte da uno strato di miele (o anche zucchero) e servite sul piatto!

Le seadas al miele sono da gustarsi ancora calde, per assaporare tutto il loro sapore croccante e scoprire tutta la loro bontà.

 Provate la ricetta, siamo certi che sarà di vostro gusto. E se volete continuare il viaggio nei sapori sardi, visitare la pagina dei nostri prodotti gastronomici, realizzati con passione e nel rispetto della tradizione.