Cosa mangiare in vacanza in Sardegna? 10 piatti da non perdere

Cosa mangiare in vacanza in Sardegna? 10 piatti da non perdere

Estate, tempo di vacanze… e la Sardegna è sempre una delle mete più ambite. Sabbie bianche, acqua cristallina, entroterra dai colori e profumi sorprendenti, una varietà di paesaggi invidiabile. Ma la Sardegna è molto di più: è cultura enogastronomica ricchissima, materie prime uniche e tradizioni antichissime. Passare le proprie vacanze nell’isola e non godere anche di questa ricchezza sarebbe un vero peccato. Dal famoso maialino sardo alla fregola con arselle, dalle Seadas ai Culurgiones, sono tante le prelibatezze imperdibili. Ecco i nostri consigli per l’esperienza di gusto che non puoi perderti se vieni in vacanza in Sardegna.

Culurgiones ogliastrini

 

 

culurgiones (o Culurgionis) sono un primo piatto che non può mancare nella lista dei prodotti sardi che devi assaggiare almeno una volta. Si tratta di ravioli preparati a mano con una pasta di semola di grano duro e un ripieno gustoso di patate e pecorino, con aggiunta di menta fresca tritata e un leggero aroma di aglio. La loro forma caratteristica e la classica chiusura a spiga sono i tratti distintivi che rendono i Culurgiones riconoscibili. Originari dell’Ogliastra, nella zona centro-orientale dell’isola, vengono preparati con Pecorino (in alcuni paesi fresco di uno o due giorni, in altri stagionato, in altri lasciato inacidire leggermente) e patate rosse cotte per ebollizione. Il segreto per renderli ancora più buoni? L’aggiunta di Olio extravergine d’oliva in cui è stato precedentemente fatto rosolare dell’aglio. Una delizia che viene condita con un sugo leggero di pomodoro e basilico e un’ulteriore spolverata di Pecorino sardo grattugiato. Non esattamente un piatto ideale per le temperature estive, ma vale proprio la pena assaggiarlo, soprattutto se preparato in modo tradizionale nella sua zona di origine! Dal 2016, i Culurgionis d’Ogliastra sono protetti da marchio IGP (Indicazione Geografica Tipica).

Maialino sardo arrosto (non chiamatelo Porceddu!)

Uno dei simboli della tradizione culinaria sarda, il Maialino arrosto ­­è una specialità conosciuta fuori dalla Sardegna come “porceddu”, nome non amato dai sardi, che lo chiamano in tanti altri modi: procceddu, porcetto, porcheddu, pocheddu, polcheddu… Si tratta di un maialino da latte di età compresa tra i 30 e i 45 giorni e un peso tra i 5 e i 9 Kg. Il maialino arrosto è la migliore espressione della tradizione sarda in fatto di arrosti. Le metodiche di preparazione di questa specialità variano da zona a zona, ma il segreto sembra essere la cottura in verticale e per lungo tempo: dalle 3 ore e mezzo alle 5 ore a seconda del peso. La carne del maialino sardo risulta tenera e umida, il suo sottile strato di grasso la rende gustosa e la cotenna croccante completa questa perfetta armonia di sapori. Il bello di questo piatto è che non ha bisogno di aggiunte. Non servono spezie particolari o marinate, soltanto sale (a cottura ultimata). Spesso, viene insaporito con foglie di mirto.

Fiore sardo DOP

 

 fiore sardo

La giusta combinazione di piccante, salato e dolce, la consistenza dura della sua pasta e un aroma intenso di latte ovino. Il Fiore Sardo è uno dei tesori più famosi della gastronomia sarda. Un’eccellenza protetta da marchio DOP, un prodotto antico che prende il nome dagli stampi in legno di castagno utilizzati fino a poco tempo fa, sul cui fondo era scolpito un fiore. Il Fiore sardo non è il solito formaggio pecorino, è molto di più! Gustalo grattugiato o in abbinamento a mieli e marmellate sarde e ti assicuriamo che ne diventerai dipendente. Niente paura, al ritorno dalle tue vacanze potrai acquistarlo online! Fiore Sardo DOP Janas food

Bottarga di muggine

Della Bottarga di muggine abbiamo parlato da poco sul nostro Magazine, ma vale la pena inserirla in questo elenco. Tagliata a fettine e condita con olio extravergine, inserita in gustose insalate o grattugiata sulla pasta in abbinamento a un bicchiere di Vermentino freddo, ti regalerà un sapore indimenticabile di mare.

Seadas

Dolci scrigni di pasta fritta e un ripieno filante di formaggio di pecora aromatizzato con scorza di limone e/o arancia. Un velo di miele dopo la cottura ad addolcire il tutto, che crea un contrasto incredibile. Queste sono le Seadas, o Sebadas. Dobbiamo aggiungere altro per convincerti ad assaggiarle?

Fregola con arselle

La Fregula (o Fregola) è un formato di pasta tipico sardo. Piccole sfere irregolari di pasta di semola che vengono tostate e assumono un bel colore ambrato. Viene preparata in tanti modi, ma la più famosa è la Fregola con arselle. Un piatto che viene presentato asciutto o come una minestra, con zafferano o con un sugo di pomodoro. In tutti i casi, è una ricetta da non perdere se vieni in vacanza in Sardegna. E se non avrai occasione di assaggiarla, perché non prepararla a casa? Scopri la ricetta della Fregola ai frutti di mare e Bottarga preparata dal nostro Chef!

Malloreddus

I Malloreddus sono dei piccoli gnocchetti di pasta (ma non chiamateli gnocchetti davanti a un sardo!) di circa 2 cm di lunghezza. Il loro nome letteralmente significa “piccolo toro” in sardo campidanese. Vengono conditi spesso con un ragù di salsiccia fresca aromatizzato allo zafferano.

Pane carasau e pane guttiau

 

 pane gattiau sardo

Pane carasau e pane guttiau non hanno bisogno di presentazioni. Protagonisti indiscussi delle tavole sarde, sono sfoglie croccanti di pane di semola di grano duro (la differenza tra i due è che il pane guttiau è condito con olio e sale). Questo tipo di pane è nato per trovare una soluzione alla necessità di avere un prodotto a lunga conservazione nel mondo pastorale. Pane guttiau e pane carasau cono ottimi insieme agli altri prodotti della tradizione sarda, per spalmare creme di verdure e formaggio, accompagnare bottarga e salumi sardi o come ingrediente di piatti come pane frattau (altra ricetta da provare!) o lasagne.

Dolci tipici sardi

Sceglierne solo uno in questo caso è proprio difficile: la tradizione sarda in fatto di pasticceria è davvero importante. Amaretti, pardulas, papassini, savoiardi sardi, aranzada, torrone… un trionfo di gusto dato dalla combinazione degli ingredienti più utilizzati per preparare questi prodotti: mandorle, miele, uva passa, scorza di agrumi, zafferano.  Un vassoio di dolci misti a fine pasto, serviti con vernaccia o liquore di mirto, è d’obbligo!

Liquore di mirto

A proposito di mirto, questo è un altro prodotto imperdibile. Servito ghiacciato, è un ottimo digestivo, la degna fine di ogni pasto in Sardegna. Viene preparato utilizzando le bacche del mirto, un arbusto della macchia mediterranea molto diffuso nell’isola. Le bacche profumate vengono lasciate macerare nell’alcol per 40 giorni e poi filtrate; viene aggiunto uno sciroppo di acqua e zucchero e poi imbottigliato. Dopo 1-2 mesi è possibile gustare questo ottimo liquore dal colore blu-viola.

I prodotti che abbiamo elencato sono solo una selezione di una varietà davvero ampia di cibi da assaggiare se vieni in vacanza in Sardegna. Oltre ai consigli gastronomici, ci permettiamo di darti un ulteriore suggerimento: per vivere al meglio la tua esperienza nell’isola dei centenari, prova ad esplorare non solo le spiagge che rendono la regione così famosa, ma anche l’entroterra. Scopri le tradizioni e i costumi dei piccoli paesi, immergiti in una cultura così ricca come quella sarda. Sarà una vacanza memorabile!