Dolci sardi, quali sono i più famosi?

Dolci sardi, quali sono i più famosi?

Se siete stati in Sardegna almeno una volta, avrete sicuramente avuto la possibilità di assaggiare i dolci sardi della tradizione, spesso in abbinamento ad un bicchierino di liquore di mirto, Vernaccia o Malvasia. Che sia per celebrare un evento importante, per concludere un pasto o semplicemente per accompagnare il caffè o il tè, i dolci tipici sardi sono grandi protagonisti della cultura gastronomica dell’isola. La varietà di prodotti di questo tipo è molto ampia, nonostante gli ingredienti più utilizzati si ripetano spesso: principalmente mandorle, ricotta, pasta violada e miele combinati in modi differenti, oltre ad aggiunte e aromi caratteristici quali zafferano, sapa, uva passa

Ecco quali dolci sardi dovete assaggiare almeno una volta: 

Amaretti sardi

 

 

Uno dei simboli della tradizione dolciaria sarda, gli amaretti sardi sono dolcetti a base di mandorle, albumi d’uovo e zucchero. Si differenziano dagli amaretti diffusi in altre zone d’Italia perché più morbidi all’interno; il loro esterno è invece uno scrigno di zucchero leggermente croccante. Altra particolarità è l’aggiunta di una piccolissima percentuale di mandorle amare nell’impasto, che rende il loro sapore più intenso e contrasta il dolce dello zucchero. Una delizia che viene spesso gustata in abbinamento con la Vernaccia di Oristano, altra eccellenza del nostro territorio. Il segreto delle nonne per preparare degli ottimi amaretti? Prima di formare le tipiche palline da cuocere in forno, far riposare l’impasto dal giorno precedente. Perché i dolci sardi hanno sempre un ingrediente nascosto: tanta pazienza!

Seadas o Sebadas

Da pronunciare rigorosamente con l’accento sulla seconda sillaba (Seàdas o Sebàdas), questo dolce è un grande raviolo di pasta violada (a base di semola, acqua e strutto) ripieno di pecorino fresco leggermente acidulo e scorza di limone. Le Seadas vengono fritte in olio bollente diventando belle dorate e invitanti, con le loro piccole bollicine in superficie. Vengono poi gustate con una colata di miele o una spolverata di zucchero, a seconda delle preferenze, che conferiscono la parte dolce a una ricetta che è invece composta da ingredienti non zuccherati. Un contrasto da provare assolutamente! In Sardegna le Seadas vengono servite a fine pasto, anche se, considerando il loro apporto calorico, costituirebbero forse più un piatto unico. Del resto, davanti a un dolce così gustoso, meglio non pensare alla dieta!

 

Savoiardi sardi

Alzi la mano chi non ama il Tiramisù! E alzi la mano chi, sentendo il nome di questo dolce, non pensa subito ai Savoiardi. Soffici nuvole di forma allungata dal sapore delicato dato da un pan di spagna leggero, arricchiti semplicemente da una spolverata di zucchero a velo. In Sardegna si utilizzano non solo per preparare il tipico dolce italiano con crema di mascarpone, ma anche semplicemente in abbinamento con il caffè della mattina (per questo, i savoiardi vengono chiamati anche “Pistoccus de caffei”). Gli ingredienti base di questi biscotti sono semplici: uova montate, zucchero e farina, con aggiunta di scorza di limone o vaniglia a seconda dei gusti.

Papassini

Se ogni dolce ha la sua occasione speciale per essere gustato, i Papassini sono i dolci tipici del giorno di Ognissanti e di Natale. I Papassini sono biscotti a forma di rombo, talvolta coperti di glassa di zucchero, altre volte solo di zucchero semolato. Il loro impasto è simile a una pasta frolla morbida, con aggiunta di frutta secca e uva passa.

Torrone sardo

Altro dolce sardo molto famoso è il Torrone, tipico soprattutto delle zone dell’entroterra, dove la frutta secca cresce in abbondanza. Il torrone tradizionale è preparato con miele e mandorle, noci, oppure nocciole tostate. Il Torrone sardo si differenzia perché meno morbido del Torrone diffuso nel resto d’Italia e per il gusto unico delle materie prime: frutta secca delle zone interne e un miele di qualità eccellente.

 

 

Tiricche

Chiamate in tanti modi (Thiriccas, Tilicche, Caschettas), le Tiricche sono dei dolci molto eleganti, a forma di piccole corone. Sono formate da strisce ricamate di pasta violada che racchiudono un ripieno di pasta di mandorle e saba (o sapa), il mosto cotto che dà alle Tiricche un colore bruno e un sapore divino! Le tiricche nascono come dolci tipici di Pasqua, ma sono oggi consumate in tutte le occasioni e inserite nel vassoio di dolci misti che vengono serviti a fine pasto.

Pardulas e casadinas

Le Pardulas e le Casadinas sono due dolci simili tra loro, ma preparati con due ingredienti base differenti. Le prime, dette anche Pardule, sono ripiene di ricotta di pecora; le seconde contengono invece Pecorino fresco. Entrambe sono composte da un involucro di pasta sottile e croccante e hanno un ripieno più soffice; vengono aromatizzate con scorza di agrumi e, soprattutto nel Sud Sardegna, con lo zafferano, che le colora di un bel giallo acceso. Tipiche del periodo di Pasqua ma diffuse ormai durante tutto l’anno.

 

Mostaccioli

Anche questi a forma di rombo, I Mostaccioli sono dei biscotti tipici soprattutto della zona di Oristano, dove vengono preparati con scorza di limone e spezie, fatti lievitare 15-20 giorni (avevamo detto che per preparare i dolci sardi ci vuole pazienza, no?) e glassati con una pennellata di zucchero cotto. Anche se oggi vengono spesso creati con dei semplici tagliapasta, gli stampi originali sono di legno o di ceramica, che offrono un risultato completamente diverso.

Aranzada

Scorza di arance candite, scaglie di mandorle tostate e miele sono gli ingredienti dell’Aranzada, piccoli dolcetti dal gusto deciso di agrumi. Tipiche del nuorese, le Aranzadas sono tradizionalmente il dolce delle feste importanti, come i matrimoni o altre cerimonie. La loro lunghissima preparazione le rende davvero preziose. Chiunque ami gli agrumi non può resistere al loro profumo!

Questi erano i dolci sardi più famosi. Ne hai assaggiato qualcun altro che secondo te avremmo dovuto inserire in questo elenco? Lasciaci un commento.